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1) Dizion. 5° Ed. .
CERVELLO.
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CERVELLO.
Definiz: Sost. masc. Massa polposa, formata di sostanza nervea, chiusa entro il cranio; che è l'organo principale della vita così animale come intellettuale.
Dal lat. cerebellum. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Là 've il cervel s'aggiunge colla nuca.
Esempio: Benciv. Aldobr.: Dinanzi a tutti gli altri membri è generato e creato il cuore, e appresso il fegato, e appresso il cervello.
Esempio: Ar. Sat. 1, 164: S'io dirò: Spenditor, questo mi piglia, Che l'umido cervel poco nodrisce; Questo no, che 'l catar troppo assottiglia.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 95: Vengono irritate e punte le materie nervose, e specialmente le due tuniche che rivestono il cervello.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 93: Ho incontrata.... una curiosa osservazione del sig. Verney il giovane, fatta sopra un cervello di bue, a suo credere, impietrito.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 110: Aperto il cranio, ci si manifestò una grande infiammazione e turgenza de' vasi sanguigni nel cervello, nel cervelletto e nelle membrane.
Definiz: § I. Nel senso stesso di Cervello, ed in significato proprio, usasi anche al plur. Cervella, di gen. femm.; detto così per essere il cervello diviso in due parti o lobi. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 61: E trasse d'Altachiara con tant'ira, Che gli spezzò l'elmetto e le cervella.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 8: E nascoso con quel [arco] sì ben lavora, Che fora ad uno Scotto le cervella.
Esempio: Grazz. Comm. 95: Se io avessi un altro capo, io batterei tanto questo per le mura, che si vedrebbon le cervella.
Definiz: § II. Cervello figuratam. prendesi per Intelletto, Mente. –
Esempio: Dant. Purg. 33: Sì come cera da suggello, Che la figura impressa non trasmuta, Segnato è or da voi lo mio cervello.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 221: Quella che a me addimandate, quantunque alla grandezza del vostro cervello sia piccola, pure è a me grandissima.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 349: Tu mi vai pur avviluppando il cervello.
Esempio: Cas. Pros. 2, 26: Certo voi nol credereste, del cervello che ell'ha.
Esempio: Varch. Stor. 2, 405: Giovane di buona presenza, ma di cattivo cervello.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 65: Bisogna prima imparare a rifare i cervelli degli uomini, e a rendergli atti a distinguere il vero dal falso.
Definiz: § III. E per Giudizio, Senno, Discernimento; onde Avere cervello o Non aver cervello, vale Avere o Non aver giudizio, Sapersi e Non sapersi condurre con senno nelle cose della vita. –
Esempio: Buonarr. Sat. 9, 281: Il fine è quel per cui l'uom suda e s'ange, L'uom ch'ha cervello.
Esempio: Segner. Pred. 231: Allora il padre con occhio bieco mirandoli: tacete, disse, o figliuoli senza cervello.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 1: La Fortuna è una dea senza cervello.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 18: Affidatevi a quello [al piede], Ed avrete cervello.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Quelli sovente che il cervel non hanno, Han di rappresentar voglia e furore.
Definiz: § IV. E per Indole, Genio, Umore, Inclinazione e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 122: Ciascun faccia secondo il suo cervello, Chè non siam tutti d'una fantasia.
Esempio: Allor. A. Cap. 181: Varj i cervelli sono, e gli appetiti Diversi, come i volti.
Esempio: Dav. Tac. 2, 153: Chi diceva per moderanza; chi, secondo i cervelli, per debolezza.
Definiz: § V. E pur figuratam. pigliasi per La stessa persona, rispetto all'ingegno, all'intendimento, ovvero all'indole, all'umore, alla inclinazione; ma più spesso piegasi a senso non buono. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 288: Il negare, e poi tacere, non è a proposito con questi cervelli.
Esempio: E Machiav. Comm. 292: Ma sol questo mi duole, L'avere a far con un cervel leggero.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 535: Non restava d'ammonirlo che fusse cauto di quel cervello coperto, e che simulando di non s'impacciare di quella impresa, non macchinava mai altro, che ec.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 158: Per la incostanzia e poca fermezza di que' cervelli, che dovevano intervenire a questo maneggio.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 14: Non mancaron giammai nella letteraria repubblica torbidi cervelli, pronti all'invidia dell'altrui gloria.
Definiz: § VI. Cervello, termine dei muratori, dicesi La parte più alta, o Il colmo, di una volta.
Definiz: § VII. Cervello balzano. –
V. Balzano.
Definiz: § VIII. Cervello corto. –
V. Corto.
Definiz: § IX. Cervello di gatta, d'oca, di formica, di grillo e simili, vale Poca intelligenza o giudizio; e dicesi anche della persona. –
Esempio: Cecch. Diss. 4, 10: A casa ti avevi a stare, cervel di gatta.
Definiz: § X. Cervel gagliardo. –
V. Gagliardo.
Definiz: § XI. Cervello strambo. –
V. Strambo.
Definiz: § XII. Poco cervello, dicesi comunemente come aggiunto di persona di poco cervello; Sciocco, Senza giudizio.
Definiz: § XIII. A volte di cervello; posto avverbialm., si disse per Secondo la fantasia, secondo che frulla; che oggi direbbesi Secondo la luna, A punti di luna. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 52: Sappi, maestro Pier, che quest'è 'l bello, Non si vuol mai pensar quel che l'uom faccia, Ma governarsi a volte di cervello.
Esempio: Cas. Pros. 3, 201: Farò l'uno e l'altro, ma a volte di cervello, come sapete ch'io so fare.
Definiz: § XIV. In cervello, posto avverbialm. coi verbi Parlare in cervello, Ragionare in cervello e simili, vale Assennatamente, Con giudizio. –
Esempio: Cellin. Vit. 179: E con loro ragionai in cervello un pezzo.
Definiz: § XV. Andare il cervello attorno, o a cerchio, o in giro, vale Aver le vertigini, Girar la testa. –
Esempio: Poliz. Rim. 137: Questo monte gira intorno, O 'l cervello a cerchio va.
Definiz: § XVI. E figuratam. Andare il cervello attorno, o a spasso, o a processione, o in giro, vale Dare in pazzie, Uscir del senno; ed anche Operare pazzescamente, senza giudizio. –
Esempio: Machiav. Comm. 299: Perchè parti che a spasso Il cervel vadi.
Esempio: Bandell. Novell. 1, 407: Chi sa anco che io non m'inganni, e la mia sia una falsa sospezione, e che l'aver tutta questa notte vegliato, che non mi faccia andare il cervello a torno.
Definiz: § XVII. Andare il cervello a guazzo o Sguazzare il cervello, vale Girar la testa; e figuratam. Uscir del senno, ed anche Operare senza senno, come se il cervello per essere scemo diguazzasse nella testa. –
Esempio: Car. Stracc. 1, 1: Mi pareva d'esser fuor di mare, e pur mi va il cervello a guazzo; e mi vergogno a dir che non ritrovo la casa di madonna Argentina mia padrona.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 24: E non sai tu che nella effervescenza Dell'età giovanile e vigorosa, Se il sangue bolle ed il cervello sguazza, Quanto più si ragiona più s'impazza?
Definiz: § XVIII. Assottigliare il cervello. –
V. Assottigliare.
Definiz: § XIX. Aver dato il cervello, o, come anche trovasi, le cervella, a rimpedulare, vale Non aver senno, Non aver giudizio. –
Esempio: Bocc. Laber. 50: Tu menti, per la gola; tu hai le traveggole; tu hai le cervella date a rimpedulare; béi meno.
Esempio: Pataff. 4: E le cervella diè a rimpedulare.
Definiz: § XX. Avere il cervello a una cosa, vale Avervi disposizione, Esservi inclinato. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 2: Son uno stecco che pugner potre'ti, S'i' avessi 'l cervello a far del male.
Definiz: § XXI. Avere il cervello a bottega o Tenere il cervello a bottega. –
V. Bottega.
Definiz: § XXII. Avere il cervello fatto a oriuoli, si disse per Essere stravagante, capriccioso. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 98: Questa non è la via da far figliuoli, Direte voi, ch'avete altro capriccio Del mio, c'ho cervel fatto a oriuoli.
Definiz: § XXIII. Avere il cervello nella lingua, trovasi per Aver molta loquacità, ma poco senno. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 157: Ed essa [fazione] era stata più cara, quanto molti giovani Fiorentini, sotto nome di commessari del Papa, andavano facendo in tutte quelle contrade.... molto male; e tra questi Agnolo di Donato,.... giovane di poco e di cattivo cervello, Giuliano di Francesco Salviati, il quale avendo il cervel nella lingua, e più che ricchissimo essendo, come andava gettando via il suo più che prodigamente, così ec.
Definiz: § XXIV. Avere il cervello nelle calcagna. –
V. Calcagno.
Definiz: § XXV. Avere il cervello fuori de' gangheri. –
V. Ganghero.
Definiz: § XXVI. Avere il cervel seco, o con sè, vale Esser molto assennato, ed anche Star sull'avviso, Usar circospezione, prudenza. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 22: Abbi il cervel teco, che questo,.... che ha il diavolo in corpo, non se n'avvedesse.
Definiz: § XXVII. Avere il cervello sopra la berretta. –
V. Berretta.
Definiz: § XXVIII. Beccarsi il cervello, Lambiccarsi il cervello, Stillarsi il cervello, che anche trovasi Lambiccare il cervello o Stillare, il cervello, vale Affaticar la mente, Assottigliarsi troppo, Fantasticare con insistenza intorno a una cosa. –
Esempio: Machiav. Comm. 300: Che se nell'altre scienze e dottrine Ti lambicchi il cervel filosofando, Vedrai ec.
Esempio: Bern. Orl. 18, 48: Nè pare a me che sia gran gentilezza Stare in su i libri a stillarsi il cervello.
Esempio: E Bern. Orl. 67, 3: Non vi beccate, cristiani, il cervello; Ch'esser cristian bisogna, o lasciar stare.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 219: Io non veggo che questo sapere all'ultimo ci serva ad altro, che a sopraffar quelli che sanno meno, ed a lambiccarci tutto giorno il cervello dietro alle dottrine.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 504: Son tutti alchimisti, E per far diventare oro ed argento Ciò che toccano, e' vanno mulinando, E stillando il cervello, chi in una Cosa, e chi in un'altra.
Esempio: Buonarr. Aion. 6: E chi 'l cervel vuol lambiccar, lambicchi.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 47: Stetti in questo pensier più di due ore Stillando e lambiccandomi il cervello.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 31: Il buon uomo il cervello si lambicca.
Definiz: § XXIX. Dare alcuno volta o la volta, o anche balta o la balta, al cervello; e Dar ad alcuno volta o la volta, o anche balta o la balta, il cervello; valgono Impazzire. –
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 234: Giunto finalmente all'età di sessant'anni, diede volta al cervello;.... se pure non fu vero quello che allora si disse, che questa fosse stata una finta pazzia.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 247: Cosa che ha da fare impazzare il povero Foppa; perchè fu anche per dar la volta al cervello quando ec.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 11, 84: Anch'io vo' far bel bello, Per non avere a dar volta al cervello.
Esempio: Bracc. R. Dial. 288: La quale [cabala] alla fin fine vi farà o rompere il collo o dar la balta.... al cervello.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Pare, al cervel aver data la balta.
Definiz: § XXX. Dare spesa, o le spese, al cervello; trovasi per Esercitarlo, Applicarlo, in qualche cosa; ed anche assolutamente Pensare a' casi suoi. –
Esempio: Guerr. Top. Ran. 6, 22: Ogni topo afflitto, Dando alla fine al suo cervel le spese, Si volse in fuga.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 3: In casa, in piazza, in mercato o in bordello, E quivi dar le spese al suo cervello.
Definiz: § XXXI. Essere in cervello o Stare in cervello, vale Mantenere l'uso della ragione, Aver giudizio; ed anche Stare avvisato, avvertito. –
Esempio: Machiav. Comm. 247: Pertanto fa' di stare in cervello.
Esempio: Varch. Stor. 2, 117: Spaventava e faceva stare a segno e in cervello i soldati.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 103: Avendo giurato che il giorno dinanzi non era stato in cervello.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 14: E' non ti verrà fatto, chè io starò in cervello.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 93: Nè mai si muterà di costumi, mentre ch'egli starà in cervello.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 237: Il vecchio è qui presente, sta' in cervello.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 61: Sta in cervello a non pretendere di diventar Paolo affatto col mettersi a vestir figure come lui.
Definiz: § XXXII. Essere senza cervello, o fuori di cervello, vale Essere stolto, senza senno. –
Esempio: Gell. Sport. 1, 1: Se e' non fusse così fuor del cervello, e' si sarebbe oramai avveduto come ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 23, 8: Tu se' senza cervello A lasciare costui per un spiantato.
Definiz: § XXXIII. Levare del cervello o di cervello o Cavare del cervello o di cervello, e anche Trarre di cervello o Far uscir di cervello, vale Far perdere l'uso della ragione, Far delirare; ed anche, semplicemente Stordire, Sbalordire. –
Esempio: Cellin. Vit. 110: L'abbundanzia del sangue, qual non si poteva stagnare, fu causa di cavarlo del cervello.
Esempio: E Cellin. Vit. 234: Aveva ogni anno certe infermità, che lo traevano del cervello affatto.
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: Io per me dubito che sia fuor di sè: colei l'ha cavato del cervello.
Esempio: Grazz. Comm. 229: Io voleva pur dirti non so che; e tu m'hai cavato del cervello.
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 2: Costei t'ha cavato del cervello. F. Ella mi ha cavato del presso ch'io non te lo dissi.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 2, 28: Chi si sente inclinato all'ira, si guardi d'avere appresso cose rare ed esquisite;.... perchè perdute che si sono, più sovvertono il senno umano, e più cavan di cervello.
Definiz: § XXXIV. Mandare il cervello a processione, vale in modo scherzevole Dare in pazzie, Perdere il senno. –
Esempio: Grazz. Rim. 1, 100: Il Varchi ha mandato il cervello, Come dicon le donne, a processione, Talch'egli è proprio una compassione In cotal frenesia testè vedello.
Definiz: § XXXV. Mandare ad alcuno il cervello a zonzo, vale, pure in modo scherzevole, Confonderlo, Turbargli la mente, Fargli perdere il senno; ma è poco usato. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 377: Oh questo dir ch'i' gli ho dato le chiavi e vedergnene in mano, mi manda il cervello a zonzo.
Definiz: § XXXVI. Metter cervello, vale Far senno, Metter giudizio. –
Esempio: Bracciol. Schern. 3, 47: E perchè il delusor metta cervello, Subito il trasfigura in un uccello.
Definiz: § XXXVII. Mettere il cervello a partito, vale Ridursi ai termini della ragione, Pensar di proposito a' casi suoi, Far senno. –
Esempio: Segner. Paneg. 1, 160: Oh che parola da farci mettere il cervello a partito!
Esempio: Salvin. Plat. Dial. 157: Mettendo un poco adesso il cervello a partito, cerca ora onninamente di dirmi la verità.
Esempio: Fag. Rim. 4, 62: Ond'ella, a tal mio dir, messe in sostanza Il cervello a partito, e risolvè Di rimediare ad una tal mancanza.
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 3, 22: Se voi state francamente unito col sig. Filidauro, e mostrate ambidue che siete padroni,... metteran bene essi il cervello a partito.
Definiz: § XXXVIII. Mettere ad alcuno il cervello a partito, e più comunemente Far mettere ad alcuno il cervello a partito, vale Fargli far senno, Costringerlo a pensare a' casi suoi, Farlo stare al segno. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 175: E s'è venuto a tanto, che s'è lor messo il cervello a partito.
Esempio: Sassett. Lett. 227: Trovai una volta scritto da uomo valente, che la fortuna, come femmina, avea bisogno talvolta d'essere strapazzata, e tenersi poco conto di lei; e così se le metteva il cervello a partito.
Definiz: § XXXIX. E Mettere ad alcuno il cervello a partito, si disse per Metterlo in dubbio, in confusione, Farlo star sospeso, Dargli da pensare. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 316: Se quelli che leggeranno saranno uomini grossolani, egli è un metter loro il cervello a partito, e fargli dimenticar quel poco che e' sanno.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 334: Con cotesto tuo discorso tu mi hai messo il cervello a partito.
Esempio: Ambr. Bern. 3, 9: Costor hanno messomi Il cervello a partito.
Esempio: Tass. Lett. 1, 242: M'è venuta una lettera di Roma,.... che mi ha messo alquanto il cervello a partito.
Esempio: Dav. Tac. 2, 99: Credettesi per molti, che Flavio Sabino mettesse a Cecina il cervello a partito.
Definiz: § XL. Perdere il cervello vale propriam. Impazzire, Perder l'uso della ragione; e vale anche Smarrire il giudizio, il senno, il consiglio, Operare dissennatamente. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 9 t.: Per lo stupore e per lo spavento dimenticandosi di quello ch'ei volessero lasciare, o portare, e perdendo il cervello, domandavano l'uno l'altro che fusse da fare.
Esempio: Gell. Sport. 3, 3: Come non perd'egli cervello! ch'elle farebbono impazzar Salamone.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 50: Con ciò sia che la meschina, perduto il cervello, divenne furiosa.
Definiz: § XLI. Rimettere altrui il cervello in capo o Far tornare altrui il cervello in capo, vale Ridurlo alla ragione e al dovere. –
Esempio: Gell. Sport. 2, 6: Ma fa' quel ch'io t'ho detto, e farai lor tornare il cervello in capo.
Esempio: Cecch. Servig. 3, 3: Forse Potresti anco rimettergli il cervello In capo.
Definiz: § XLII. Spaccare il cervello, detto del sole, vale Aver soverchia potenza; ma non adoperasi che nella maniera: È un sole che spacca il cervello.
Definiz: § XLIII. Togliere altrui il cervello, vale Privarlo dell'uso della ragione, Fargli perdere il senno. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 77: Che Cristo mostrò ben d'avervi a noia, Quando in conclavi vi tolse il cervello.
Definiz: § XLIV. Tenere altrui in cervello, vale Costringerlo a stare al dovere, Far sì ch'ei stia sottomesso. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 378: Già si mandava loro, oltre al Pretore,.... visitatori, che.... tenevano i popoli in cervello.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 252: Nè, per prosperità invanito, quella appellava impresa o vittoria, ma aver tenuto i vinti in cervello.
Definiz: § XLV. Tornare in cervello o Ritornare in cervello, vale Riacquistare l'uso della ragione, ed anche Rinsavire. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 31: Anzi di te avrà da dolersi, e con gran ragione, quando sarà tornato in cervello, quando gli sarà passato quel furore.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 178: Usò ancora di dare tutori a' pupilli, per fino che e' pervenissino in età di discrezione; e similmente a quegli ch'erano impazziti, fino a che e' ritornassero in cervello.
Definiz: § XLVI. Uscir di cervello, vale Impazzire, ed anche Perdere il senno. –
Esempio: Varch. Stor. 3, 231: Dicessino sicuramente, lui essere uscito di cervello.
Definiz: § XLVII. Volare il cervello ad uno, vale Non esser l'animo suo fermo in un proposito, Esser volubile, leggiero. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 94: D'uno a cui voli.... il cervello [non si dice] volandola, girandola ec.?
Definiz: § XLVIII. Vuotarsi il cervello attorno o sopra a qualche cosa, vale Confondervisi per soverchia applicazione ad essa.
Definiz: § XLIX. Chi ha più cervello, più n'adoperi; proverbio che significa: Chi ha più senno, deve più saviamente governarsi; e riferiscesi più specialmente a brighe, questioni o simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 152: Be', mona Cicilia, Chi più cervello ha, più n'adopri.
Definiz: § L. Chi non ha cervello, abbia gambe; proverbio il quale significa, Che chi si è dimenticato di qualche cosa, gli bisogna tornare in dietro per pigliarla: e per estensione significa ancora, Che si dee supplire con la fatica a quel che si è trascurato per disattenzione. –
Esempio: Lipp. Malm. 10, 25: Però va ben che chi non ha cervello Abbia gambe, e così mena le seste.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 46: Ognun di voi sa il lazzo di Mezzettino, che all'osteria, non potendo aver del cervello, non dice nè meno all'oste: Scrivi; perchè si vale del proverbio: Chi non ha cervello, abbia gambe.
Definiz: § LI. Chi sta in cervello un'ora è pazzo, o, come più comunemente dicesi, è pazzo un anno; proverbio adoperato scherzosamente quasi a scusare la volubilità e la bizzarria degli uomini. –
Esempio: Dat. Lett. 170: Chi sta in cervello un'ora è pazzo, dice il nostro proverbio; ma chi sta un giorno, è pazzo spolpato.
Esempio: Nell. Iac. Torment. 2, 9: Non dice il proverbio, che chi sta in cervello un'ora è pazzo?
Definiz: § LII. Il danno toglie anche il cervello; trovasi detto in proverbio a significare, Che il dolore d'un grave danno può far sì che l'uomo impazzisca. –
Esempio: Bern. Orl. 45, 4: Ed un certo proverbio così fatto Dice, che 'l danno toglie anche il cervello.